Così come dicono che è

Twilight - Stephenie Meyer

Finalmente anche io ho raggiunto Twilight, che ho iniziato a volere dopo aver letto una lunga lista di libri ispirati, come Cinquanta Sfumature, Evermore e Stacrossed. Considerato che mi hanno lasciato tutti con una delusione tremenda, ero curiosa di scoprire la fonte di questi pessimi libri, e se devo dirla tutta, mi aspettavo molto, ma molto di meno.
Non ho molto da dire riguardo questo libro, cercando sicuramente ci sono recensioni più complete e quindi mi sembra stupido ribadire le stesse cose.
Sicuramente la trama non è delle più originali, per quanto la Meyer abbia cercato di renderla appassionante. Io l’ho trovata noiosa per le prime trecento pagine, e adrenalinica nelle ultime cento. Gli avvenimenti non sono stati spalmati molto bene, perché per tre quarti del libro succedono cose per lo più monotone e soporifere, mentre nell’ultimo quarto si scatena un vero e proprio putiferio.
Il personaggio di Bella non l’ho trovato molto interessante, sostanzialmente è una ragazza noiosa e per tutto il libro non fa che sbrodolarsi su quanto Edward sia bello, perfetto e meraviglioso. Impacciata, goffa e imbranata all’inverosimile, non lascia sfuggire nessuna occasione per sminuirsi e dalla “disadattata” che era a Phoenix, stranamente a Forks viene invitata addirittura da tre ragazzi al ballo. Ha una lunghissima fila di ammiratori, che snobba per pensare al suo perfettissimo Edward. Diciamo che ho lasciato correre suoi istinti femminili su Jacob, che ho scoperto ha solamente QUINDICI ANNI e pensa e si comporta come un bambino.
La rivisitazione dei vampiri mi è piaciuta e non mi è piaciuta, è interessante, ma non riesco più a vedere il vampiro come... un vampiro. Diciamo che ho considerato questi vampiri come altre figure sovrannaturali, sicuramente ben strutturate ma non molto vampiresche (se non per il fatto che bevono sangue).
Una cosa che apprezzo moltissimo della Meyer è lo stile. Le descrizioni sono veramente pazzesche e rende benissimo l’idea di qualunque cosa venga rappresentata. Non è ripetitiva e riesce sempre a trovare le parole giuste in ogni situazione. È stato grazie allo stile coinvolgente che ho letto tutto Twilight, altrimenti mi sarei fermata ad un certo punto a causa dei continui pensieri di Bella, che pensa SOLAMENTE AD EDWARD, senza concentrarsi su nient’altro. Anche nella parte finale, in cui la madre di Bella rischia di morire divorata da un vampiro, lei è sempre lì, con la mente fissa sul suo grande amore che non conosce nemmeno da molto tempo.