Completamente diverso da Harry Potter, ma ugualmente meraviglioso

Il seggio vacante - Silvia Piraccini, J.K. Rowling

Il fatto che fosse stato scritto dalla Rowling mi ha indotto, come penso per il 60% delle persone che hanno deciso di comprarlo, a leggere questo libro. Avevo letto recensioni discordanti, molti ancora legati ad Harry Potter, altri che lo hanno trovato fantastico e sono riusciti a superare lo stereotipo del “l’autrice di Harry Potter non può cambiare genere”.
Personalmente, penso che mi è piaciuto ancora più di Harry Potter. È impossibile, comunque, fare dei paragoni fra i due libri, perché appartengono a contesti completamente differenti.
Il seggio vacante è una tragicommedia, un romanzo di denuncia della società attuale e un libro adatto ad un pubblico adulto. La lettura si presenta lenta, inizialmente, noiosa e scocciante. Il romanzo si avvia arrivati a metà e giunta a quel punto non sono più riuscita più a staccarmi dal libro.
I personaggi sono tanti, a volte si fatica a seguirlo sia appunto per la profonda indagine psicologica che viene fatta di ognuno di loro, sia perché a volte si parla di temi “adulti”, come la politica e l’economia (nel quale sono totalmente ignorante, ma sono riuscita comunque a capire qualcosa). La Rowling ci presenta varie situazioni differenti, ma tutte che fanno riflettere, assolutamente reali, pensieri e atteggiamenti possibili. Si parte dalla moglie che sogna una notte di fuoco con il cantante della band preferita da sua figlia e si arriva al ragazzo brufoloso che affronta le prime cotte adolescenziali.
Tematiche forti come la droga, gli abusi in famiglia e l’autolesionismo vengono trattate con peso e riguardo, senza però renderle protagoniste della storia.
Quando ho terminato libro ho percepito un senso di consapevolezza, in un certo senso mi si sono aperti gli occhi che prima avevo chiusi a metà.